venerdì 13 dicembre 2013

Addio a Rossana Podestà, femme fatale italiana


L'Italia, anzi il mondo piange la scomparsa di una grande attrice del panorama mondiale ed internazionale. La femme fatale degli anni '60 italiani: Rossana Podestà. 
Morta proprio in questi giorni a Roma. Continua a Leggere








Abolito Esame di Stato dal 2014





Gli studenti diranno addio all'oramai tradizionale Esame di Stato. Non è la solita bufala, voci di corridoio assicurano che già dal 2014 l'esame di stato sarà sospeso.  Continua a Leggere

venerdì 6 dicembre 2013

In ricordo di Mandela: Discorso di Insediamento


Ieri, 5 dicembre moriva, nella sua casa di Johannesburg, Nelson Mandela ex presidente sudafricano e simbolo della lotta per i diritti dei neri. Di seguito il discorso di insediamento. 



"Oggi, tutti noi, dalla nostra presenza qui, e dalle nostre celebrazioni in altre parti del nostro paese e del mondo, conferiscono la gloria e la speranza di libertà neonato.
Fuori l'esperienza di una catastrofe straordinaria dell'uomo che è durato troppo a lungo, deve nascere una società, di cui tutta l'umanità sarà orgoglioso.
I nostri atti quotidiani, come ordinario sudafricani deve produrre una realtà attuale del Sud Africa, che rafforzerà l'umanità `s fede nella giustizia, rafforzare la sua fiducia nella nobiltà dell'animo umano e sostenere tutte le nostre speranze per una vita gloriosa per tutti.
Tutto questo lo dobbiamo sia a noi stessi e per i popoli del mondo che sono così ben rappresentati qui oggi.
Per i miei connazionali, non ho esitazione a dire che ognuno di noi è intimamente collegato al suolo di questo bellissimo paese come lo sono gli alberi di jacaranda famoso di Pretoria e le mimose del Bushveld.
Ogni volta che uno di noi tocca il suolo di questa terra, ci sentiamo un senso di rinnovamento personale. L'umore cambia nazionale come il cambiamento stagioni.
Siamo mossi da un senso di gioia e di euforia quando l'erba diventa verde e il fiore dei fiori.
Tale unità spirituale e fisica che tutti noi condividiamo con questa patria comune, spiega la profondità del dolore che tutti noi effettuati nei nostri cuori come si è visto strappare il nostro paese si distingue in un conflitto terribile, e come abbiamo visto è disprezzato, messo fuori legge e isolato dai popoli del mondo, proprio perché è diventata la base universale della perniciosa ideologia e la pratica del razzismo e di oppressione razziale.
Noi, il popolo del Sud Africa, si sentono soddisfatti che l'umanità ci ha portato indietro nel suo seno, che noi, che erano fuorilegge non molto tempo fa, oggi hanno avuto il raro privilegio di essere ospite per le nazioni del mondo da soli del suolo.
Ringraziamo tutti i nostri illustri ospiti internazionali per essere venuti a prendere possesso con la gente del nostro paese di ciò che è, dopo tutto, una vittoria comune per la giustizia, di pace, di dignità umana.
Siamo certi che continuerete a stare da noi, come noi affrontare le sfide della costruzione della pace, prosperità, non sessismo, razzismo e non-democrazia.
Apprezziamo profondamente il ruolo che le masse del nostro popolo e la loro massa politici democratici, religiosi, donne, giovani, imprese, capi tradizionali e gli altri hanno svolto per realizzare questa conclusione. Non ultimo tra questi è il mio secondo vice Presidente, l'Onorevole FW de Klerk.
Vorremmo anche rendere omaggio alle nostre forze di sicurezza, in tutte le loro fila, per il ruolo distinto che hanno svolto nel garantire la nostra alle prime elezioni democratiche e la transizione verso la democrazia, dalle forze assetati di sangue che ancora si rifiutano di vedere la luce.
Il tempo per la guarigione delle ferite è venuto.
Il momento di colmare gli abissi che dividono ci è venuto.
Il tempo di costruire è su di noi.
Abbiamo, finalmente, raggiunto il nostro emancipazione politica. Ci impegniamo a liberare tutto il nostro popolo dalla schiavitù continua della povertà, privazione, sofferenza, discriminazione di genere e altro.
Siamo riusciti a prendere i nostri ultimi passi verso la libertà in condizioni di relativa pace. Ci impegniamo per la costruzione di un completo, di pace giusta e duratura.
Abbiamo trionfato nel tentativo di impiantare nei seni speranza dei milioni di nostri cittadini. Entriamo in un patto che noi costruire la società in cui tutti i sudafricani, sia in bianco e nero, saranno in grado di camminare a testa alta, senza alcun timore nei loro cuori, certi della loro inalienabile diritto alla dignità umana - una nazione arcobaleno in pace con se stessa e il mondo.
Come segno del suo impegno per il rinnovamento del nostro paese, il nuovo governo provvisorio di unità nazionale sarà, in via d'urgenza, affrontare la questione della amnistia per varie categorie di nostra gente che è attualmente scontando pene detentive.
Dedichiamo questa giornata a tutti gli eroi e le eroine di questo paese e il resto del mondo che ha sacrificato in molti modi e la loro vita affinché noi potessimo essere liberi.
I loro sogni sono diventati realtà. La libertà è la loro ricompensa.
Siamo entrambi umiliati ed elevato da l'onore e il privilegio che voi, popolo del Sudafrica, hanno concesso a noi, come il primo Presidente di un'Europa unita, democratica, il governo non razzista e non sessista.
L'abbiamo capito ancora che non vi è nessuna strada facile per la libertà
Lo sappiamo bene che nessuno di noi da soli può avere successo.
Dobbiamo quindi agire insieme come un popolo unito, per la riconciliazione nazionale, per la costruzione della nazione, per la nascita di un nuovo mondo.
Fa che ci sia giustizia per tutti.
Ci sia pace per tutti.
Vi sia di lavoro, pane, acqua e sale per tutti.
Lasciate ogni sapere che per ogni corpo, la mente e l'anima sono stati liberati per soddisfare se stessi.
Mai, mai, mai e di nuovo sono essere che questa bellissima terra sarà di nuovo l'esperienza l'oppressione di uno ad un altro e subire l'umiliazione di essere la puzzola del mondo.
Lasciate che il regno di libertà.
Il sole non sono mai fissato su un risultato così gloriosa umano!
Dio benedica l'Africa!
Grazie."

lunedì 2 dicembre 2013

Nuovi crolli a Pompei, si gretola intonaco in Casa Fontana Piccola




Napoli. Nuovo crollo negli scavi di Pompei. I sindacati accusano: scarsa manutenzione. La sovraintendenza assicura che i lavori di manutenzione partiranno entro la metà del mese di Dicembre.

Continua a crollare il sito archeologico di Pompei, già il 24 Novembre ci furono crolli di stucco in una domus e degli squarci nelle mura delle Terme. Oggi di nuovo è venuto giù dello stucco, questa volta è toccato alla Casa della Fontana Piccola. Non si arrestano dunque i crolli nel sito di Pompei. I Sindacati puntano il dito accusano la sovraintendenza ai lavori pubblici di non provvedere alla manutenzione necessaria per garantire la giusta conservazione degli scavi. La sovraintendenza assicura “i lavori inizieranno dalla metà di dicembre”, infatti nell’ambito del Grande Progetto Pompei – a seguito della gara già bandita e in conclusione – inizieranno i lavori di restauro e della messa in sicurezza delle strutture. Si inizierà proprio, con urgenza, dalla parte superiore della Regio VII e dal muro di bottega. Nelle settimane successive – informa la Sovrintendenza – si daranno il via alle gare per la messa in sicurezza di altre zone del sito. Altresì il ministero fa sapere che con il decreto “Valore Cultura” sarà possibile nei prossimi giorni nominare una squadra guidato da un direttore generale del Grande Progetto Pompei per valutare i danni e i risanamenti necessari per valorizzare – come è giusto che sia – il sito archeologico.

Nonostante le rassicurazione che vengono dall’alto il rappresentante della Cisl, Antonio Pepe, accusa “i crolli avvenuti oggi sono un segnale che la Sovraintendenza si deve dare da fare, la manutenzione è stata trascurata per troppi anni e i crolli di questi giorni ne sono la conseguenza.” Non è possibile accusare la mancanza di personale poiché già in precedenza lo stesso Pepe aveva fatto richiesta di operai restaurati per far fronte all’emergenza, il sindacalista si esprime così: “Non è nemmeno giustificabile il fatto che  negli scavi al momento siano disponibili solo tre operai perché la Sovraintendenza dispone di altro personale restauratore o operaio in altri siti che può spostare a  Pompei, riorganizzando i servizi, per fare fronte all’emergenza, come sollecitato da tempo.”

Dal canto nostro speriamo che chi di dovere, chi si occupa della cultura in questo nostro paese, non si dimentichi delle bellezze della nostra Italia e in particolar modo delle bellezze del nostro sud, che da tempo vengono trascurate e di cui Pompei è sono una piccola parte