lunedì 2 dicembre 2013

Nuovi crolli a Pompei, si gretola intonaco in Casa Fontana Piccola




Napoli. Nuovo crollo negli scavi di Pompei. I sindacati accusano: scarsa manutenzione. La sovraintendenza assicura che i lavori di manutenzione partiranno entro la metà del mese di Dicembre.

Continua a crollare il sito archeologico di Pompei, già il 24 Novembre ci furono crolli di stucco in una domus e degli squarci nelle mura delle Terme. Oggi di nuovo è venuto giù dello stucco, questa volta è toccato alla Casa della Fontana Piccola. Non si arrestano dunque i crolli nel sito di Pompei. I Sindacati puntano il dito accusano la sovraintendenza ai lavori pubblici di non provvedere alla manutenzione necessaria per garantire la giusta conservazione degli scavi. La sovraintendenza assicura “i lavori inizieranno dalla metà di dicembre”, infatti nell’ambito del Grande Progetto Pompei – a seguito della gara già bandita e in conclusione – inizieranno i lavori di restauro e della messa in sicurezza delle strutture. Si inizierà proprio, con urgenza, dalla parte superiore della Regio VII e dal muro di bottega. Nelle settimane successive – informa la Sovrintendenza – si daranno il via alle gare per la messa in sicurezza di altre zone del sito. Altresì il ministero fa sapere che con il decreto “Valore Cultura” sarà possibile nei prossimi giorni nominare una squadra guidato da un direttore generale del Grande Progetto Pompei per valutare i danni e i risanamenti necessari per valorizzare – come è giusto che sia – il sito archeologico.

Nonostante le rassicurazione che vengono dall’alto il rappresentante della Cisl, Antonio Pepe, accusa “i crolli avvenuti oggi sono un segnale che la Sovraintendenza si deve dare da fare, la manutenzione è stata trascurata per troppi anni e i crolli di questi giorni ne sono la conseguenza.” Non è possibile accusare la mancanza di personale poiché già in precedenza lo stesso Pepe aveva fatto richiesta di operai restaurati per far fronte all’emergenza, il sindacalista si esprime così: “Non è nemmeno giustificabile il fatto che  negli scavi al momento siano disponibili solo tre operai perché la Sovraintendenza dispone di altro personale restauratore o operaio in altri siti che può spostare a  Pompei, riorganizzando i servizi, per fare fronte all’emergenza, come sollecitato da tempo.”

Dal canto nostro speriamo che chi di dovere, chi si occupa della cultura in questo nostro paese, non si dimentichi delle bellezze della nostra Italia e in particolar modo delle bellezze del nostro sud, che da tempo vengono trascurate e di cui Pompei è sono una piccola parte

Nessun commento:

Posta un commento